Uno smartphone e sei giornalista!

Sfido chiunque a contraddire il titolo.

Oramai è ovvio il fatto che un contenuto – sia esso video, testo, fotografia – proveniente da uno smartphone e messo in rete, vada considerato immediatamente e a pieno  diritto una notizia e chi l’ha diffuso sia definito giornalista o per essere più precisi citizen journalist. E’ la vecchia storia del giornalismo partecipativo.

La parola ‘cittadino’ viene inserita  solo per non fare sobbalzare sulle poltrone chi è seduto da troppo tempo, e lo smartphone non lo sa usare, pur avendolo.

Il termine crea quella linea di confine che permette da un lato, ai ‘poltroni’ di non vedere intaccato il loro titolo e dall’altra il nuovo ‘titolato’ si sente un professionista e proseguirà legittimato il suo ‘lavoro’.

Aldilà degli sfoghi personali, un’avvertenza a tutti quelli che le notizie le leggono, proprio perchè prima della polemica delle poltrone a me interessa che chi legge sia consapevole. Bisogna ricordare che esiste un confine fra il cittadino informato e il giornalista.

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La gestione ‘sfortunata’

Notizia di ieri su un quotidiano cittadino, quella della chiusura di un locale notturno, che non aveva richiesto i permessi per far ballare i propri clienti. Fin qui nulla di male, nell’articolo viene spiegato che i gestori non erano in possesso dei permessi per utilizzare il locale come discoteca e che la cosa era illegale. … Read moreLa gestione ‘sfortunata’

Da domani Dig.it: primo convegno nazionale sul giornalismo online

Dig.It il primo convegno nazionale interamente dedicato al le tematiche del giornalismo on line prende il via domani. L’evento organizzato dall’Associazione Stampa Toscana in collaborazione con il sito di informazione Lsdi, il gruppo di lavoro sul giornalismo digitale Digiti e con il patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Firenze e dell’Università degli Studi di Firenze, si … Read moreDa domani Dig.it: primo convegno nazionale sul giornalismo online